Ministri Straordinari

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L’Istruzione della Sacra Congregazione per la Disciplina dei Sacramenti Immemnsae caritatis, pubblicata il 29 gennaio 1973, segna la riscoperta del ministero straordinario della Comunione.

Nella nostra parrocchia una parte concreta della pastorale per gli ammalati è affidata ai Ministri Straordinari della Comunione. Essi fungono da veicoli tra la parrocchia e gli ammalati per portare a questi il Corpo di Cristo. Nella nostra comunità, i Ministri Straordinari sono attualmente sedici (si prevedono altre istituzioni “visto il continuo aumento degli ammalati”).
Vengono chiamati dal Parroco, il quale dopo previa formazione sancita dal Vicariato ed ottenuto da questi il nulla osta, li presenta davanti alla comunità parrocchiale riunita nella messa domenicale alla presenza del Vescovo di settore. Il mandato ricevuto fa sì che essi vengano riconosciuti dalla comunità, e gli vengano poi assegnati gli ammalati che richiedono di poter ricevere l’Eucarestia presso la propria abitazione solo per motivi di salute. L’ Eucarestia secondo quanto previsto, di massima, viene portata agli ammalati alla fine della messa domenicale in modo tale che siano parte integrante dell’assemblea costituita in chiesa e rimanere così legati in comunione con gli altri fratelli.

Per continuare a conoscere sempre più il significato del ministero ricevuto ed  andare incontro alle varie problematiche degli ammalati,  i ministri sono affiancati da un sacerdote che segue la loro attività. Ci sono degli incontri mensili dove oltre a confrontare le esperienze personali c’è una continua sollecitazione alla pastorale dell’ammalato.

Il vicariato due volte l’anno organizza un incontro richiedendone la partecipazione. Gli incontri avvengono presso il Santuario del Divino Amore in particolare prima della Santa Pasqua e del Santo Natale. Gli incontri hanno sempre un duplice scopo: parlare dell’ammalato e approfondire sempre più il significato di questi due momenti, così detti “forti” dell’anno liturgico.

Ai M.s.d.c. è richiesto sempre molta umiltà e carità.

Chiunque volesse intraprendere questo servizio parrocchiale può parlarne con il parroco per ulteriori approfondimenti.