LA VITA, E’ PIU’ BELLA INSIEME…

Una grande anima che, come ombra sotto cui trovare riparo, si allunga su passi, voci e sorrisi di gente in fila che, mentre aspetta che il fumo mescolato a disponibilità diventi panino, batte il piede a tempo, seguendo un ritmo accattivante e sogna, tra caldo e terra, cullata dall’armonia d’altri tempi di un violino.

E la quercia che, dall’alto della sua chioma, guarda soddisfatta gli amici, come figli, crescere nelle piccole alleanze di ogni giorno.

Poi la fila si sposta verso una porta chiusa, che si apre appena e non lascia entrare gli sguardi dei curiosi… il buio in sala, misto a un vociare indistinto e ventagli che non bastano…

E il bisogno di festa diventa teatro…

Due fari e un popolo che grida

Una madre e il cuore opaco

L’acqua del fiume, leggera, e il buio della morte che non si arrende

E un faraone, due figli, l’incomprensione, il silenzio… i sogni spezzati

Un popolo e la sua voglia di futuro

Poi lo sguardo pieno di luce e le mani in una catena d’amore e di note, che scioglie i pensieri più cupi.

E una panchina, a luce piena, che svuota il cuore dalle sue ombre, pescando da un buco nero la sfiducia ingiallita e scontrosa, che in un confronto continuo, sgangherato e colorito, diventa ricerca di vita, raccoglie stralci di speranza.

Qui da noi l’estate comincia così, calda e accogliente, perché ognuno faccia di quest’accoglienza la sua casa, perché ognuno di noi riconosca, custodisca e faccia germogliare i propri talenti, perché l’attenzione e la cura delle nostre appartenenze, sia pane quotidiano, da spezzare insieme sicuri del fatto che

NON SI ADDORMENTERÀ, NON PRENDERÀ SONNO IL CUSTODE D’ISRAELE.

DI GIORNO NON TI COLPIRÀ IL SOLE, NÉ LA LUNA DI NOTTE.

IL SIGNORE TI CUSTODIRÀ DA OGNI MALE: EGLI CUSTODIRÀ LA TUA VITA. (Sl 120)

luci_concerto