SENTINELLE DI UN’ATTESA

Siamo impazienti, e spesso spazientiti.

La fila alla cassa, l’autobus che non passa mai, il parcheggio da inventare. Il viso segnato, l’espressione tesa, lo sguardo e lo scatto di chi scavalca, di chi vuole sempre arrivare per primo.

Abbiamo perso il gusto dell’attesa.

Abbiamo smarrito lo stupore di vedere arrivare qualcuno che abbiamo aspettato tanto.

Forse perché non aspettiamo più nessuno.

Eppure una venuta ci riguarda. Una luce ci attende. Noi, che siamo al buio.

Riscoprirci sentinelle, responsabili, custodi, destinatari di un compito che Qualcuno ci ha affidato, chiedendoci di collaborare a una creazione già avvenuta, che si rinnova continuamente, per realizzare la venuta di un Regno che già sperimentiamo, accendere la scintilla di eternità che fa essere l’uomo immagine di un Creatore che si rivela attraverso il compimento di un’attesa.

Apparteniamo alla Terra, apparteniamo a Dio. Il Creato, segno visibile di questa appartenenza, risuona della presenza di Dio, risuona nei passi dell’uomo.

Ogni anno in Avvento la creazione, impaziente, orienta il suo battito verso l’ascolto del respiro di un Dio che diventa uomo.

Lasciamoci sorprendere dall’amore di Dio, che fa nuove tutte le cose.

 

AttesaSabato criacao-da-terra-151